Introduzione: l'importanza di scegliere il codice ATECO corretto
Se stai per avviare un'attività imprenditoriale o professionale in Italia, una delle prime decisioni che dovrai affrontare riguarda la scelta del codice ATECO. Questo codice, apparentemente una semplice classificazione statistica, rappresenta in realtà una scelta strategica che influenzerà numerosi aspetti della tua attività, dalla fiscalità agli adempimenti burocratici, dalle opportunità di finanziamento ai controlli amministrativi.
La selezione del codice ATECO non è un passaggio puramente formale, ma una decisione che merita attenzione e consapevolezza. Una scelta inadeguata può comportare svantaggi significativi, mentre una selezione oculata può aprire la strada a opportunità e vantaggi concreti. Questo articolo ti guiderà attraverso tutti gli aspetti da considerare per identificare il codice ATECO più adatto alla tua attività, aiutandoti a evitare errori comuni e a massimizzare i benefici di una classificazione corretta.
"Il codice ATECO non è solo un numero: è l'identità fiscale e amministrativa della tua impresa, la chiave che apre o chiude porte in termini di fiscalità, incentivi e autorizzazioni."
Che tu stia avviando una nuova impresa, cambiando il tuo modello di business o semplicemente verificando l'adeguatezza della tua classificazione attuale, questa guida ti fornirà tutti gli strumenti necessari per prendere una decisione informata e strategica.
Cosa sono i codici ATECO e a cosa servono
I codici ATECO (ATtività ECOnomiche) rappresentano la classificazione ufficiale delle attività economiche adottata in Italia, allineata con la nomenclatura europea NACE (Nomenclature statistique des Activités économiques dans la Communauté Européenne) e internazionale ISIC (International Standard Industrial Classification).
Definizione e struttura
Un codice ATECO è una sequenza alfanumerica che identifica in modo univoco una specifica categoria di attività economica. La struttura è gerarchica e si articola in diversi livelli di dettaglio:
- Sezione: identificata da una lettera (es. C - Attività manifatturiere)
- Divisione: identificata da due cifre (es. 10 - Industrie alimentari)
- Gruppo: identificato da tre cifre (es. 10.7 - Produzione di prodotti da forno)
- Classe: identificata da quattro cifre (es. 10.71 - Produzione di pane e prodotti freschi)
- Categoria: identificata da cinque o sei cifre (es. 10.71.1 - Produzione di pane)
Funzioni principali dei codici ATECO
I codici ATECO svolgono numerose funzioni essenziali nel sistema economico italiano:
- Classificazione statistica: permettono di raccogliere e analizzare dati economici in modo coerente
- Identificazione fiscale: determinano il regime fiscale applicabile e i parametri di riferimento
- Adempimenti amministrativi: definiscono quali autorizzazioni, licenze e requisiti sono necessari
- Accesso a incentivi: condizionano l'ammissibilità a bandi, agevolazioni e finanziamenti
- Inquadramento previdenziale: influenzano aliquote contributive e obblighi previdenziali
- Controlli e verifiche: orientano l'attività di controllo delle autorità competenti
📌 Da sapere
Il codice ATECO è obbligatorio per qualsiasi attività economica svolta in Italia, sia da persone fisiche (imprenditori individuali, professionisti) che da persone giuridiche (società, associazioni, enti). La sua indicazione è richiesta in fase di apertura della Partita IVA e di iscrizione al Registro Imprese.
Criteri fondamentali per la scelta del codice ATECO
Selezionare il codice ATECO più appropriato richiede un'analisi attenta dell'attività che si intende svolgere, considerando diversi criteri fondamentali:
1. Corrispondenza con l'attività effettiva
Il criterio principale nella scelta del codice ATECO è la corrispondenza con l'attività concretamente svolta o che si intende svolgere. È essenziale analizzare in dettaglio:
- La natura specifica dei prodotti o servizi offerti
- I processi produttivi o le modalità di erogazione del servizio
- Le materie prime o tecnologie impiegate
- I canali di vendita o distribuzione utilizzati
2. Livello di specificità appropriato
La classificazione ATECO offre diversi livelli di dettaglio. Occorre valutare quale sia il livello più appropriato:
- Codici generici: offrono maggiore flessibilità ma minore precisione
- Codici specifici: più precisi ma potenzialmente limitanti
La scelta dipende dalla specializzazione dell'attività e dalla sua eventuale evoluzione futura.
3. Conformità ai requisiti normativi
Alcuni codici ATECO richiedono il possesso di specifici requisiti:
- Titoli di studio o abilitazioni professionali
- Autorizzazioni preventive o licenze
- Requisiti tecnici o strutturali
- Iscrizioni ad albi o registri
È fondamentale verificare preventivamente il possesso di tali requisiti.
4. Considerazioni fiscali e contributive
I diversi codici ATECO possono comportare:
- Differenti coefficienti di redditività nel regime forfettario
- Diversi indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA)
- Variazioni nelle aliquote contributive previdenziali
Questi aspetti fiscali e contributivi meritano un'attenta valutazione, pur essendo secondari rispetto all'effettiva corrispondenza con l'attività svolta.
5. Prospettive di evoluzione dell'attività
Nella scelta del codice ATECO è utile considerare anche:
- Le possibili evoluzioni dell'attività nel breve-medio periodo
- L'eventuale diversificazione dei prodotti o servizi offerti
- I nuovi mercati o canali che si intende sviluppare
Esempio pratico
Un'attività di produzione artigianale di dolci che prevede anche la vendita diretta ai consumatori può essere classificata come:
- 10.71.20 - Produzione di pasticceria fresca (se l'aspetto prevalente è la produzione)
- 47.24.20 - Commercio al dettaglio di dolciumi (se l'aspetto prevalente è la vendita)
La scelta dipenderà dal peso relativo delle due attività e dalle prospettive di sviluppo dell'impresa.
Gestire attività multiple: codici ATECO principali e secondari
Molte attività economiche non si limitano a una singola funzione, ma combinano diverse tipologie di prodotti o servizi. Il sistema ATECO prevede la possibilità di gestire questa complessità attraverso l'uso di codici multipli.
Distinzione tra attività prevalente e secondarie
È fondamentale distinguere tra:
- Attività prevalente: quella che genera il maggior volume d'affari o richiede il maggior impiego di risorse
- Attività secondarie: tutte le altre attività significative svolte dall'impresa
Come funzionano i codici ATECO multipli
Il sistema consente di registrare:
- Un codice ATECO principale, corrispondente all'attività prevalente
- Uno o più codici ATECO secondari, per le altre attività significative
È importante notare che il codice principale è quello che determina la maggior parte degli aspetti fiscali e amministrativi, mentre i codici secondari possono influenzare specifici adempimenti settoriali.
Vantaggi dell'utilizzo di codici ATECO multipli
L'indicazione corretta di codici multipli offre diversi vantaggi:
- Rappresentazione più accurata dell'attività complessiva dell'impresa
- Possibilità di accedere a incentivi e agevolazioni settoriali specifici
- Maggiore flessibilità nell'emissione di fatture per diversi tipi di servizi
- Riduzione del rischio di contestazioni in caso di controlli
Casi in cui è consigliabile utilizzare codici multipli
L'uso di codici ATECO multipli è particolarmente indicato per:
- Attività di produzione con vendita diretta al pubblico
- Aziende che offrono sia prodotti che servizi correlati
- Professionisti che svolgono diverse tipologie di consulenza
- Attività stagionali che variano durante l'anno
- Imprese in fase di transizione o diversificazione del business
⚠️ Attenzione
Sebbene sia possibile registrare più codici ATECO, è essenziale che questi riflettano attività effettivamente svolte dall'impresa. L'indicazione di codici non corrispondenti alla realtà operativa può configurare una violazione delle norme fiscali e amministrative.
L'impatto della scelta: conseguenze fiscali e amministrative
La scelta del codice ATECO ha ripercussioni significative su numerosi aspetti della gestione aziendale. Comprendere questi impatti è essenziale per una decisione consapevole.
Conseguenze fiscali
Il codice ATECO influenza direttamente:
1. Regime forfettario
Per i contribuenti in regime forfettario, il codice ATECO determina il coefficiente di redditività applicabile:
- 40% per commercio e attività di ristorazione
- 67% per industria, artigianato e altre attività
- 78% per attività professionali e intermediazione
- 67% per costruzioni e attività immobiliari (dal 2025, precedentemente 86%)
Questa differenza può tradursi in migliaia di euro di risparmio fiscale annuo.
2. Indici Sintetici di Affidabilità (ISA)
Ogni codice ATECO è associato a uno specifico ISA, che definisce:
- I parametri di riferimento per la valutazione della congruità fiscale
- Gli indicatori elementari di affidabilità e anomalia
- Il potenziale punteggio di affidabilità ottenibile
3. Deduzioni e crediti d'imposta
Alcuni codici ATECO danno accesso a specifiche agevolazioni fiscali:
- Crediti d'imposta per ricerca e sviluppo potenziati per settori ad alta tecnologia
- Deduzioni maggiorate per investimenti in determinati ambiti
- Regimi IVA specifici per settori come agricoltura o editoria
Conseguenze amministrative
Il codice ATECO determina anche:
1. Requisiti e autorizzazioni
- SCIA, autorizzazioni e licenze: differenti a seconda del settore di attività
- Requisiti professionali: alcune attività richiedono qualifiche o abilitazioni specifiche
- Normative di settore: standard di sicurezza, igiene, ambientali variabili
2. Adempimenti telematici
- Specifiche comunicazioni periodiche per determinati settori
- Registri o documentazione obbligatoria
- Modalità di fatturazione e conservazione documentale
3. Contributi INPS e INAIL
- Diverse aliquote contributive in base all'inquadramento
- Tassi INAIL differenziati per rischio professionale
- Obblighi di iscrizione a casse previdenziali specifiche
💡 Consiglio
Per valutare correttamente l'impatto fiscale della scelta del codice ATECO, è consigliabile effettuare simulazioni comparative, considerando tutti gli aspetti rilevanti per la propria situazione specifica. Un consulente fiscale può aiutarti in questa analisi.
Le novità ATECO 2025: cosa cambia e come orientarsi
Dal 1° gennaio 2025 è entrata in vigore la nuova classificazione ATECO, che introduce significative novità rispetto alla precedente versione del 2007. Conoscere questi cambiamenti è fondamentale per una scelta consapevole.
Principali innovazioni della classificazione ATECO 2025
La nuova classificazione presenta diverse innovazioni significative:
1. Digitalizzazione e tecnologie emergenti
Sono stati introdotti nuovi codici specifici per attività digitali come:
- Sviluppo di app mobili (62.01.01)
- Intelligenza artificiale e machine learning (62.01.02)
- Servizi cloud (63.11.30)
- Blockchain e criptovalute (63.11.31)
- eCommerce specializzato e marketplace (47.91.xx)
2. Sostenibilità ed economia circolare
Maggiore dettaglio per le attività legate alla sostenibilità:
- Produzione di energia da fonti rinnovabili (con sottocategorie specifiche)
- Servizi di efficientamento energetico (74.90.93)
- Riciclo e riutilizzo di materiali (38.32.30)
- Agricoltura biologica (01.13.20)
3. Nuove modalità di lavoro
Riconoscimento di modalità lavorative contemporanee:
- Servizi di coworking (68.20.02)
- Formazione a distanza (85.59.30)
- Consulenza per smart working (70.22.09)
Impatto della nuova classificazione sulle attività esistenti
Per le attività già operative, la nuova classificazione può comportare:
- Necessità di aggiornamento del codice ATECO esistente
- Opportunità di utilizzare codici più specifici e adeguati
- Possibilità di accedere a regimi fiscali e incentivi più vantaggiosi
Periodo transitorio e scadenze
È previsto un periodo transitorio di adeguamento:
- Coesistenza delle due classificazioni fino al 30 giugno 2025
- Obbligo di aggiornamento entro tale data
- Possibilità di scelta tra vecchi e nuovi codici durante la transizione
"La classificazione ATECO 2025 non è solo un aggiornamento tecnico, ma riflette l'evoluzione dell'economia italiana verso la digitalizzazione, la sostenibilità e nuovi modelli di business."
Procedura pratica per identificare il codice più adatto
Identificare il codice ATECO più appropriato richiede un approccio metodico. Ecco una procedura passo-passo da seguire:
Fase 1: Analisi dettagliata dell'attività
- Definire con precisione l'oggetto dell'attività, considerando:
- Prodotti o servizi offerti
- Processi produttivi o modalità di erogazione
- Target di clientela
- Canali di distribuzione utilizzati
- Identificare l'attività prevalente, se si svolgono più attività diverse
- Valutare le prospettive di sviluppo nei prossimi 2-3 anni
Fase 2: Ricerca dei codici potenzialmente applicabili
- Utilizzare strumenti di ricerca specializzati come ATECO Finder
- Consultare la classificazione ufficiale sul sito ISTAT
- Verificare i codici utilizzati da attività simili alla propria
- Individuare più opzioni potenzialmente applicabili
Fase 3: Valutazione comparativa delle opzioni
- Verificare la precisione della descrizione rispetto all'attività svolta
- Controllare i requisiti normativi associati a ciascun codice
- Considerare gli aspetti fiscali (coefficienti forfettari, ISA, ecc.)
- Valutare le opportunità di accesso a incentivi e bandi
Fase 4: Confronto con esperti
- Consultare un commercialista o un consulente fiscale
- Verificare con la Camera di Commercio in caso di dubbi
- Confrontarsi con associazioni di categoria del proprio settore
Esempio di analisi pratica
Un professionista che sviluppa siti web e offre consulenza digitale potrebbe scegliere tra:
- 62.01.00 - Produzione di software non connesso all'edizione
- 63.12.00 - Portali web
- 73.11.02 - Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari
- 62.01.01 - Sviluppo di app mobili (ATECO 2025)
La scelta dipenderà dall'aspetto prevalente della sua attività e dalle prospettive di sviluppo.
Errori comuni nella scelta del codice ATECO
Nel processo di selezione del codice ATECO, è facile incorrere in errori che possono avere conseguenze significative. Ecco i più frequenti e come evitarli:
1. Scelta basata solo su vantaggi fiscali
Errore: Selezionare un codice ATECO solo perché offre un coefficiente di redditività più basso o altri vantaggi fiscali, senza che corrisponda all'attività effettivamente svolta.
Conseguenze:
- Rischio di contestazioni in caso di controlli fiscali
- Potenziali sanzioni per infedele dichiarazione
- Difficoltà nell'ottenere autorizzazioni settoriali
Come evitarlo: Dare priorità alla corrispondenza con l'attività effettiva e considerare gli aspetti fiscali solo come criterio secondario.
2. Utilizzo di codici troppo generici
Errore: Scegliere codici troppo generali per "non sbagliare" o avere maggiore flessibilità.
Conseguenze:
- Perdita di accesso a incentivi specifici per il settore
- Applicazione di parametri fiscali non adeguati
- Maggiore probabilità di incongruenze in sede di controllo
Come evitarlo: Preferire il codice più specifico che descrive accuratamente l'attività, utilizzando eventualmente codici secondari per attività complementari.
3. Mancata considerazione dei requisiti
Errore: Scegliere un codice ATECO senza verificare i requisiti normativi necessari per quell'attività.
Conseguenze:
- Impossibilità di ottenere le autorizzazioni necessarie
- Problemi in fase di iscrizione al Registro Imprese
- Necessità di modificare il codice successivamente, con costi e ritardi
Come evitarlo: Verificare preventivamente tutti i requisiti normativi associati al codice selezionato.
4. Confusione tra attività prevalente e secondarie
Errore: Indicare come principale un'attività che non è effettivamente prevalente in termini di fatturato o risorse impiegate.
Conseguenze:
- Incongruenze nei dati economici e fiscali
- Potenziali contestazioni in sede di controllo
- Applicazione di parametri fiscali non appropriati
Come evitarlo: Analizzare oggettivamente il peso delle diverse attività e assegnare correttamente i codici principale e secondari.
5. Mancato aggiornamento del codice
Errore: Non aggiornare il codice ATECO quando l'attività evolve o quando viene introdotta una nuova classificazione.
Conseguenze:
- Disallineamento tra codice e attività effettiva
- Perdita di opportunità di accesso a nuovi incentivi
- Potenziali problemi amministrativi e fiscali
Come evitarlo: Verificare periodicamente l'adeguatezza del codice ATECO e aggiornarlo quando necessario.
⚠️ Attenzione
L'Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza possono contestare l'utilizzo di un codice ATECO non corrispondente all'attività effettivamente svolta, anche se tale scelta è stata fatta in buona fede. È sempre preferibile consultare un professionista in caso di dubbi.
Come modificare un codice ATECO non più adeguato
L'evoluzione dell'attività imprenditoriale può rendere necessario modificare il codice ATECO inizialmente selezionato. Ecco come procedere:
Quando è necessario modificare il codice ATECO
È opportuno aggiornare il codice ATECO in caso di:
- Cambiamento significativo dell'attività prevalente
- Introduzione di nuove attività rilevanti
- Aggiornamento della classificazione (come nel caso di ATECO 2025)
- Errore nella scelta iniziale del codice
Procedura di modifica per le diverse forme giuridiche
Per imprese individuali:
- Presentare una Comunicazione Unica (ComUnica) al Registro Imprese
- Compilare il modello I2 per la variazione dell'attività
- Specificare il nuovo codice ATECO nella sezione dedicata
- Pagare i diritti di segreteria (circa €30)
Per società di persone e di capitali:
- Presentare una pratica di variazione al Registro Imprese
- Compilare il modello S5 per la variazione dell'attività
- Indicare il nuovo codice ATECO nella sezione appropriata
- Versare i diritti di segreteria (variabili in base alla forma societaria)
Per professionisti e lavoratori autonomi:
- Presentare una comunicazione di variazione dati all'Agenzia delle Entrate
- Utilizzare il modello AA9/12 per le persone fisiche
- Compilare il quadro relativo all'attività esercitata
- La comunicazione è gratuita
Tempistiche e considerazioni strategiche
Alcuni aspetti da considerare nella modifica del codice ATECO:
- Tempistiche: la modifica deve essere comunicata entro 30 giorni dalla variazione dell'attività
- Effetti fiscali: valutare il momento più opportuno per il cambio (inizio anno fiscale)
- Documentazione: preparare evidenze a supporto della variazione in caso di controlli
- Comunicazioni correlate: verificare la necessità di aggiornare altre autorizzazioni
📌 Da sapere
La modifica del codice ATECO non comporta automaticamente la modifica della partita IVA. Si tratta di un aggiornamento dei dati associati al codice fiscale/partita IVA esistente.
Guida per settori specifici
Diversi settori presentano specificità nella scelta del codice ATECO. Ecco alcune indicazioni per i settori più comuni:
E-commerce e vendita online
Il settore e-commerce richiede particolare attenzione nella scelta del codice ATECO:
- Codici specifici per tipologia di prodotto: 47.91.xx con sottocategorie per settore merceologico
- Distinzione tra vendita diretta e marketplace: 47.91.10 vs 47.91.20
- Dropshipping: generalmente classificato come intermediazione commerciale (46.19.xx)
- Vendita mista online/negozio fisico: valutare l'attività prevalente
Settore tecnologico e digitale
Con la classificazione ATECO 2025, il settore tech offre maggiore dettaglio:
- Sviluppo software: 62.01.xx con sottocategorie specifiche per app, AI, blockchain
- Servizi IT: 62.02.xx per consulenza e system integration
- Web Agency: possibilità di scegliere tra codici IT (62.xx.xx) o marketing (73.11.xx)
- Content Creator e influencer: nuovi codici specifici nella categoria 73.12.xx
Artigianato e produzione
Il settore artigianale presenta complessità specifiche:
- Codici differenziati per materiale: legno, metallo, tessile, ecc.
- Produzione vs riparazione: codici distinti con implicazioni fiscali diverse
- Produzione con vendita diretta: necessità di valutare l'attività prevalente
- Requisiti specifici: verifica dell'iscrizione all'Albo Artigiani
Consulenza e professioni
L'ambito della consulenza richiede distinzioni precise:
- Consulenza aziendale: 70.22.xx con sottocategorie per specializzazione
- Attività professionali regolamentate: codici specifici (es. 69.10.10 per avvocati)
- Formazione e coaching: codici 85.59.xx
- Consulenza tecnica: codici specifici nel gruppo 71.xx.xx
Esempi di scelte settoriali
- Creatore di gioielli artigianali con vendita online:
- Principale: 32.12.10 (Fabbricazione di oggetti di gioielleria)
- Secondario: 47.91.10 (Commercio elettronico)
- Consulente marketing digitale:
- 73.11.02 (Conduzione di campagne di marketing)
- 73.11.01 (Ideazione di campagne pubblicitarie)
Domande frequenti sulla scelta del codice ATECO
Posso cambiare il mio codice ATECO in qualsiasi momento?
Sì, è possibile modificare il codice ATECO in qualsiasi momento, purché la variazione rifletta un effettivo cambiamento nell'attività svolta o corregga un errore nella classificazione precedente. La modifica deve essere comunicata entro 30 giorni dalla variazione dell'attività.
Tuttavia, è consigliabile valutare attentamente il momento migliore per effettuare il cambio, considerando gli aspetti fiscali e amministrativi. Ad esempio, un cambio a inizio anno può semplificare la gestione fiscale.
Cosa succede se il mio codice ATECO non corrisponde alla mia attività effettiva?
Un codice ATECO non corrispondente all'attività effettivamente svolta può comportare diverse conseguenze:
- Problemi in caso di controlli fiscali o amministrativi
- Applicazione di parametri fiscali non appropriati
- Difficoltà nell'ottenere autorizzazioni o licenze
- Esclusione da bandi o incentivi a cui si avrebbe diritto
In caso di disallineamento, è consigliabile procedere tempestivamente all'aggiornamento del codice.
Quanti codici ATECO posso avere?
Non esiste un limite formale al numero di codici ATECO secondari che un'impresa può registrare. Tuttavia, è necessario rispettare alcuni principi:
- Deve essere chiaramente identificato un codice principale, corrispondente all'attività prevalente
- Tutti i codici devono riferirsi ad attività effettivamente svolte
- I codici secondari devono rappresentare attività di rilevanza significativa
In pratica, è raro e potenzialmente problematico avere più di 4-5 codici ATECO per una singola impresa.
Il codice ATECO influisce sulla scelta del regime fiscale?
Sì, il codice ATECO può influenzare significativamente il regime fiscale applicabile, in particolare:
- Nel regime forfettario, determina il coefficiente di redditività applicabile (40%, 67% o 78%)
- Definisce l'Indice Sintetico di Affidabilità (ISA) applicabile in regime ordinario
- Può condizionare l'accesso a specifiche deduzioni o crediti d'imposta
- Influisce sull'applicabilità di alcuni regimi speciali IVA
Tuttavia, è importante sottolineare che la scelta del codice ATECO deve basarsi primariamente sull'attività effettivamente svolta, non su considerazioni fiscali.
Cosa fare se la mia attività non trova una corrispondenza precisa nei codici ATECO?
Se l'attività non trova una corrispondenza precisa nei codici ATECO disponibili, si consiglia di:
- Identificare la categoria più ampia che include l'attività svolta
- Consultare la Camera di Commercio o un consulente specializzato
- Valutare l'utilizzo di più codici (principale e secondari) per rappresentare meglio l'attività
- Considerare il codice "residuale" della categoria più appropriata (codici che terminano con .99)
Con l'introduzione dell'ATECO 2025, molte attività innovative trovano ora una classificazione più precisa rispetto al passato.
Conclusioni
La scelta del codice ATECO rappresenta una decisione strategica che va ben oltre un semplice adempimento burocratico. Come abbiamo visto, questo codice influenza numerosi aspetti della vita aziendale, dalla fiscalità alle autorizzazioni, dagli incentivi ai controlli.
Nel processo di selezione, è fondamentale ricordare alcuni principi chiave:
- Priorità alla corrispondenza effettiva: il codice deve riflettere accuratamente l'attività svolta, non essere scelto per convenienze fiscali
- Specificità appropriata: preferire il codice più specifico che descrive l'attività, evitando classificazioni troppo generiche
- Visione prospettica: considerare l'evoluzione prevista dell'attività nei prossimi anni
- Gestione delle attività multiple: utilizzare correttamente i codici secondari per rappresentare l'intero spettro di attività
- Adeguamento continuo: verificare periodicamente l'adeguatezza del codice e aggiornarlo quando necessario
Con l'introduzione della classificazione ATECO 2025, molte attività, specialmente quelle innovative, digitali o legate alla sostenibilità, trovano ora una collocazione più precisa. Questo rappresenta un'opportunità per aggiornare la propria classificazione e beneficiare di un inquadramento più adeguato.
Ricordiamo che, in caso di dubbi o situazioni complesse, è sempre consigliabile consultare un professionista qualificato (commercialista, consulente fiscale) o rivolgersi alla Camera di Commercio. Un piccolo investimento in consulenza può evitare problemi significativi in futuro e ottimizzare la gestione fiscale e amministrativa dell'attività.
"Scegliere il codice ATECO corretto significa dare alla propria attività l'identità giusta nel sistema economico e fiscale, aprendo le porte a opportunità specifiche e chiudendole a potenziali problemi."